Comme des Garçons + «Monocle» = Hinoki


«Monocle» è una rivista nata nel 2007 – sotto la direzione di Tyler Brûlé, già fondatore di Wallpaper* ed editorialista dell’«International Herald Tribune» – per offrire uno sguardo globale, sofisticato e originale, sul mondo dell’economia e degli affari, ma anche sulla cultura, la moda, il design. Ha sede a Londra, con uffici sparsi in tutto il mondo (Tokyo, Sydney, Zurigo e New York). Vanta come collaboratori giornalisti e fotografi prestigiosi della carta stampata («New York Times», «The Independent») e della tv (BBC). Pubblica dieci numeri all’anno e ha un ricco sito internet (monocle.com) che viene costantemente aggiornato.
Magazine leggero e compatto («più un libro che una rivista»), dai contenuti snob e dall’originale veste grafica, «Monocle» nel suo primo anno di vita ha impresso il proprio marchio a una serie di oggetti esclusivi (dalle valigie alle biciclette) e adesso presenta ai suoi esigenti lettori anche un profumo.
Realizzata in collaborazione con Comme des Garçons (marchio di moda e di profumi d’avanguardia) da Antoine Maisondieu – membro del gruppo creativo di Etat Libre d'Orange – questa nuova fragranza si chiama Hinoki. Un nome rubato a quello di un cipresso che cresce solo in Giappone, dal quale si ricava un legno pregiato, utilizzato tra l’altro per costruire palazzi e templi. Conosciuto per le sue proprietà aromaterapeutiche (emana un intenso profumo di limone), l’hinoki viene usato anche nella cerimonia del bagno.
Come recita la presentazione ufficiale, Hinoki nasce da una visita a Tawaraya, un’antica locanda tradizionale nei pressi di Kyoto, dove è ancora possibile immergersi in un hinoki ofuro, una vasca di legno all’aria aperta che viene riempita con acqua calda. Il profumo vuole infatti restituire l’aroma ricco di questo legno, unito a quello della vegetazione circostante e a quelli più caldi e morbidi dell’incenso e del muschio.
Hinoki viene descritto come un «profumo secco, fresco e legnoso, con “qualcosa” di impalpabile, un’aura quasi mistica». L’elenco delle sue note è particolarmente curioso: cipresso, acqua ragia (?!), canfora, cedro, timo, pino, incenso, muschio e vetiver.
Il nome completo, “Monocle Scent One”, lascia intendere che questo sia solo il primo di una nuova serie di profumi. Staremo a vedere.
Hinoki si può acquistare nel sito monocle.com e in negozi selezionati che diffondono le fragranze Comme de Garçons. A Milano si può trovare (e provare) da 10 Corso Como (un flacone di edt da 50 ml costa 80 euro).

Immagine: Luckyscent

Serge Lutens alla Rinascente

In questo periodo Shiseido spadroneggia alla Rinascente. Un grande stand è stato allestito al piano terra e un altro qualche piano più in alto, dove si possono prenotare sedute di make-up con i loro, immagino bravissimi, truccatori. Ma non è di questo che volevo parlare, quanto piuttosto dei profumi di Serge Lutens, che in questi nuovi corner hanno ottenuto grande visibilità. Li si può addirittura provare in quattro (!) punti diversi del grande magazzino e inoltre è stato creato un angolo – adeguatamente isolato – dove i suoi eleganti flaconi fanno bella mostra di sé in un grande espositore luminoso. Sembra quindi che Shiseido sia decisa a farli conoscere a un pubblico sempre meno elitario. Mi ha un po’ sorpreso vedere tutto questo rilievo dato profumi non certo facili, né alla portata di tutti, e ammetto che mi sono avvicinato all’espositore senza un particolare interesse. Questo perché, nonostante le cose incredibili che avevo letto sui profumi di Lutens, l’ultima volta che li avevo provati ero rimasto perplesso. Mi sembravano tutti troppo “femminili”, troppo intensi, troppo ricchi, opprimenti. Importabili, per me. Miel de Bois e Cedre, addirittura insopportabili. L’unico mio ricordo positivo era legato a Fumerie Turque, ma non avevo una gran voglia di riprovarlo. Non ora almeno, magari il prossimo inverno. Perché mi sembrava si trattasse di un profumo prettamente invernale.
Non so quindi spiegare che cosa sia successo questa volta. Sarà stato quell’angolino riservato, lontano dal fluire della folla, senza inutili commesse (che ti dicono Ah, provi questo, è così buono, così particolare, sa proprio di pulito!, e poi ti propinano una di quelle robine fresche e insulse, tipo bagnoschiuma o deodorante da palestra: come se un uomo avesse l’obbligo di “sapere di pulito” quando si mette un profumo). Forse, semplicemente, questa volta era arrivato anche per me il momento di capire davvero il mondo di Serge Lutens. Così, non solo ho provato di nuovo Fumerie Turque – che mi è sembrato ancora più seducente, caldo e avvolgente, misterioso, capace di mille evoluzioni con il passare delle ore – ma ne ho spruzzato anche un altro, che mi ha a dir poco colpito. Vetiver Oriental.
(Continua)

Immagine: realizzata da Serge Lutens nel 1998 per una campagna pubblicitaria Shiseido.