
In questo periodo Shiseido spadroneggia alla Rinascente. Un grande stand è stato allestito al piano terra e un altro qualche piano più in alto, dove si possono prenotare sedute di make-up con i loro, immagino bravissimi, truccatori. Ma non è di questo che volevo parlare, quanto piuttosto dei profumi di Serge Lutens, che in questi nuovi corner hanno ottenuto grande visibilità. Li si può addirittura provare in quattro (!) punti diversi del grande magazzino e inoltre è stato creato un angolo – adeguatamente isolato – dove i suoi eleganti flaconi fanno bella mostra di sé in un grande espositore luminoso. Sembra quindi che Shiseido sia decisa a farli conoscere a un pubblico sempre meno elitario. Mi ha un po’ sorpreso vedere tutto questo rilievo dato profumi non certo facili, né alla portata di tutti, e ammetto che mi sono avvicinato all’espositore senza un particolare interesse. Questo perché, nonostante le cose incredibili che avevo letto sui profumi di Lutens, l’ultima volta che li avevo provati ero rimasto perplesso. Mi sembravano tutti troppo “femminili”, troppo intensi, troppo ricchi, opprimenti. Importabili, per me. Miel de Bois e Cedre, addirittura insopportabili. L’unico mio ricordo positivo era legato a Fumerie Turque, ma non avevo una gran voglia di riprovarlo. Non ora almeno, magari il prossimo inverno. Perché mi sembrava si trattasse di un profumo prettamente invernale.
Non so quindi spiegare che cosa sia successo questa volta. Sarà stato quell’angolino riservato, lontano dal fluire della folla, senza inutili commesse (che ti dicono
Ah, provi questo, è così buono, così particolare, sa proprio di pulito!, e poi ti propinano una di quelle robine fresche e insulse, tipo bagnoschiuma o deodorante da palestra: come se un uomo avesse l’obbligo di “sapere di pulito” quando si mette un profumo). Forse, semplicemente, questa volta era arrivato anche per me il momento di capire davvero il mondo di Serge Lutens. Così, non solo ho provato di nuovo Fumerie Turque – che mi è sembrato ancora più seducente, caldo e avvolgente, misterioso, capace di mille evoluzioni con il passare delle ore – ma ne ho spruzzato anche un altro, che mi ha a dir poco colpito. Vetiver Oriental.
(Continua)
Immagine: realizzata da Serge Lutens nel 1998 per una campagna pubblicitaria Shiseido.
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